La camomilla fra le piante officinali è un classico che non passa mai di moda. Utilissima come blando sedativo non tutti sanno che il suo nome originale è dovuto alla sua efficacia sui dolori mestruali.

Il nome latino della camomilla comune è infatti Chamomilla Matricaria. La radice latina è legata proprio al termine “matrix”, “matricis”, che vuol dire utero. Sin dall’antichità infatti erano note le sua proprietà di calmare i dolori mestruali.

I principi

I principi attivi della camomilla sono innumerevoli e le conferiscono proprietà sedative, antinfiammatorie e antispasmodiche. Per questo trova indicazione non solo sotto forma di infuso ma anche di impacchi locali contro le nevralgie.

Utilissima nei crampi intestinali soprattutto legati a situazioni di stress, come indica lo stesso nome il suo massimo impiego è nei dolori mestruali.

La tecnica

La tecnica migliore per assumere la camomilla durante i dolori mestruali è di berla a ritmo con i crampi o le fitte. Anche se il dolore mestruale può sembrare costante, in realtà presenta una serie di picchi che corrispondono a brusche contrazioni della muscolatura uterina.

L’ideale è individuare il ritmo di contrazione e assumere un sorso abbondante di camomilla calda ad ognuna di queste. Dopo quattro cinque sorsi sincroni alle contrazioni in genere i dolori mestruali regrediscono sensibilmente.

Poiché la camomilla è facile da preparare anche sul luogo di lavoro con l’aiuto di un semplice bollitore può rivelarsi un ottimo rimedio per non assumere farmaci durante il ciclo mestruale.

Dott. Carlo Conte – Osteopata Napoli