L’osservazione della lingua per secoli ha rappresentato un importante strumento diagnostico da parte dei medici. Si potrebbe dire infatti che la lingua è una vera propria finestra sui nostri organi.
Purtroppo però questa pratica clinica è stata quasi del tutto soppiantata dall’utilizzo dei macchinari.
Molti di voi ricorderanno probabilmente il buon vecchio medico di famiglia, quando da bambino dopo aver palpato l’addome e auscoltato il torace, chiedeva di tirare fuori la lingua sfoderando il famoso bastoncino.
La lingua infatti può dare moltissime indicazioni sullo stato di salute degli organi interni.
Lo sanno bene soprattutto gli agopuntori e chi si occupa di Medicina Tradizionale Cinese.
Come deve essere una lingua normale?
In buon condizioni di salute la lingua dovrebbe apparire di un bel colore rosa, umida e con una finissima patina bianca.
Al contrario una lingua troppo secca potrebbe indicare una eccessiva disidratazione e quindi un sovraccarico renale.
Una lingua di colore verde o giallognolo potrebbe indicare un sovraccarico del fegato o della colecisti.
Una lingua dal colorito pallido potrebbe indicare uno stato di anemia e quindi di carenza di ferro.
Sarebbe importante per le nuove generazioni di medici e di professionisti sanitari, recuperare queste vecchie tradizioni. Nei moderni libri di medicina all’osservazione della lingua vengono dedicate solo poche pagine, più per citazione storica che per utilità funzionale.
Probabilmente i più validi testi di semeiotica (la raccolta di segni e sintomi) ci vengono proprio dal passato, quando l’unico strumento diagnostico era l’osservazione.
Piccola curiosità
La Medicina Tradizionale Cinese ha esaltato alcuni aspetti, come l’osservazione della lingua anche grazie al principio di Confucio sulla sacralità del corpo. Le pazienti infatti non potevano spogliarsi dinanzi al medico. Proprio per questo forse hanno sviluppato altre stretegie per comprendere i messaggi del corpo.
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