Gastrite e reflusso gastro-esofageo molto spesso si associano alle aritmie cardiache come tachicardia, extrasistole e fibrillazione atriale. La sensazione di avere il cuore in gola, il battito a mille o addirittura l’impressione di perdere un colpo generano sempre un grande spavento.

Sono molti i casi in cui questi disturbi non risultano legati ad alcuna patologia cardiaca. Ad esempio l’elettrocardiogramma può mettere in evidenza queste alterazioni della frequenza, ma tutti gli altri esami mostrano un cuore sano. Questo perché i disturbi del ritmo cardiaco sono spesso correlati a problemi gastrointestinali, in particolar modo alla gastrite e al reflusso gastroesofageo.

Non è un caso che molte aritmie si scatenino proprio dopo i pasti o dopo aver mangiato alimenti che gonfiano lo stomaco come pizza e birra. Probabilmente l’irritazione del nervo vago a partire dallo stomaco gonfio e infiammato, può scatenare dei riflessi a livello del cuore.

Come trattare l’aritmia cardiaca da reflusso gastro-esofageo

È proprio in questi casi che la manipolazione viscerale dello stomaco, da parte dell’osteopata, si sta rivelando una valida alternativa ai farmaci. Al momento infatti sono in corso delle nuove ed interessanti ricerche scientifiche, le quali stanno dimostrando come la manipolazione viscerale dello stomaco possa far sparire le aritmie cardiache o quantomeno ridurre l’uso dei farmaci antiaritmici.

Questo progetto nasce dalla collaborazione fra l’osteopata A.J.De Koning e il Prof. Stefano Bianchi del Fatebenefratelli di Roma.

Questo a dimostrazione che unire le competenze della medicina classica e di quella complementare, va sempre e solo a favore della salute del paziente.

Cosa può fare l’osteopata per migliorare le condizioni dello stomaco?

1) Liberare il diaframma: Il diaframma è il tetto dello stomaco ed è attraversato dall’esofago. Per il corretto funzionamento di questi due organi, sono utilissime le tecniche di rilascio sul muscolo diaframma abbinate agli esercizi di respirazione profonda. Questo vale soprattutto in caso di ernia iatale.

2) Sbloccare le vertebre dorsali: Le vertebre dorsali sono collegate allo stomaco. La manipolazione di queste vertebre migliora i messaggi nervosi che vanno allo stomaco, riequilibrando la sua motilità e la produzione di succhi gastrici. Questo è anche il motivo per cui la gastrite può dare dolore a livello dorsale.

3) Manipolare le tensioni viscerali: Lo stomaco, come tutti gli organi, è avvolto da una fascia che è simile alla pellicola trasparente che avvolge una salsiccia. Sotto questa pellicola decorrono il nervo vago, le vene e le arterie dello stomaco. Allentando la tensione di questa fascia attraverso le mani, l’osteopata può migliorare la circolazione sanguigna dell’organo, aiutandolo a guarire prima.

Tutto questo si traduce in una minore assunzione di farmaci, meno preoccupazioni e meno spaventi. Un ritmo cardiaco più regolare rende la vita più serena e consente di fare più movimento instaurando un circolo virtuoso.

Dott. Carlo Conte – Osteopata Napoli